Visita andrologica: cos’è, in cosa consiste, quando farla e come funziona

visita andrologica in Buonarroti a milano

La visita andrologica è fondamentale per il benessere e la salute maschile, infatti consente di escludere, diagnosticare o monitorare un disturbo di carattere andrologico. L’andrologia si occupa della diagnosi e terapia delle malattie degli organi riproduttivi maschili, che possono compromettere l’attività sessuale, la fertilità e la salute generale.
In questo articolo scopriremo nel dettaglio che cos'è la visita andrologica, in che cosa consiste, quando dovrebbe essere effettuata e come funziona il processo diagnostico.

Visita andrologica: cos’è

La salute sessuale e riproduttiva maschile è molto importante, tuttavia troppo spesso viene sottovalutata o trascurata. La visita andrologica offre agli uomini l'opportunità di affrontare le preoccupazioni relative alla loro salute sessuale e riproduttiva, di adottare misure preventive per mantenerla in ottimo stato, di escludere o scoprire eventuali problemi e di curarli.

L'andrologo è lo specialista che affronta tutte le tematiche riguardanti l’organo sessuale maschile ed è specializzato soprattutto nel trattamento delle condizioni relative alle disfunzioni sessuali e alla fertilità nei maschi.

Visita andrologica: quando farla

Secondo quanto riferisce la Società Italiana di Andrologia (SIA), sarebbe opportuno fare la prima visita andrologica intorno ai 18/20 anni e successivamente verso i 35 anni. Dopo i 50 anni, invece, è indispensabile e si consiglia un controllo annuale. Tuttavia questa tipologia di visita è spesso trascurata dagli uomini di tutte le età.

Fare un primo check dall'andrologo in età giovane è molto importante, perché si possono scoprire alcuni disturbi che, se trascurati, possono diventare difficili da risolvere. Sottovalutare le patologie che possono colpire la salute maschile, invece, è un errore grave in quanto molte di queste (come l’ipogonadismo, che ha un importante impatto sulla fertilità e sullo sviluppo e funzione sessuale dell’adulto) sono risolvibili solo se diagnosticate e trattate in età puberale. Un semplice esame, come lo spermiogramma, consente ad esempio di far luce su eventuali disturbi della fertilità.

Inoltre il tumore del testicolo, la cui prevenzione è fondamentale, ha un'incidenza elevata proprio nel giovane. La prevenzione serve anche a modificare o evitare stili di vita dannosi per la salute (eccesso di fumo, alcool, sedentarietà) che, con l’avanzare dell’età, possono pregiudicare la funzione sessuale, la fertilità e la salute generale del paziente.

Dopo i 40 anni subentra il calo del testosterone graduale, che peggiora la funzione sessuale e il benessere dell’individuo. Inoltre, sempre con l’avanzare dell’età, aumentano i fattori di rischio per le disfunzioni sessuali, quali ipertensione, ipercolesterolemia, obesità, diabete, cardiopatia ischemica, cattivi stili di vita, stress lavorativo.
Dopo i 50 anni è consigliabile un controllo annuale periodico.

Le problematiche per cui si va dall’andrologo sono le seguenti:

  • il pene curvo;
  • l’infertilità maschile;
  • l’eiaculazione precoce o ritardata;
  • i tumori ai testicoli;
  • l'induratio penis plastica;
  • le infezioni genitali maschili;
  • riduzione del desiderio sessuale
  • il frenulo breve;
  • l'ipertrofia prostatica;
  • la disfunzione erettile;
  • la fimosi prepuziale;
  • il pene di piccole dimensioni. 
  • riduzione delle erezioni spontanee e delle erezioni durante i rapporti
  • sensazione di “fastidio” nell’area genitale, arrossamenti o macchie
  • cambiamenti nei testicoli (sono ingrossati, non sono più uguali, sono asimmetrici, presentano dei noduli o hanno cambiato posizione)
  • incurvamento o accorciamento del pene
  • ingrossamento delle mammelle
  • segnali che fanno sospettare la presenza di un problema alla prostata (ad esempio senso di peso tra l’ano e i testicoli).

Visita andrologica: in cosa consiste e come funziona

Durante la visita l'andrologo effettua un semplice esame fisico dell'uomo per controllare le condizioni generali di salute e distribuzione pilifera, lo sviluppo dei genitali, la misura del pene, la consistenza e la sensibilità dei testicoli, lo stato delle mammelle. Al termine della visita, se lo ritiene opportuno, lo specialista può consigliare al paziente delle analisi più approfondite:

  • esami ormonali;
  • esame delle urine;
  • esame del liquido seminale;
  • spermiogramma per verificare la fertilità del seme;
  • spermicoltura per la presenza di germi nello sperma;
  • ecografia scrotale con ecocolordoppler dei testicoli o ecocolordoppler dinamico del pene;
  • ecografia prostato-vescicolare trans-rettale;
  • test di erezione farmaco-indotta.

Una volta effettuata la diagnosi, lo specialista consiglia il trattamento più opportuno e, se necessario, fornisce consigli pratici di prevenzione andrologica. Raramente può suggerire un trattamento chirurgico.

Come prepararsi alla visita

Non sono previste particolari norme di preparazione, ma è importante portare all'appuntamento la precedente documentazione medica legata al proprio apparato genitale, eventuali esami effettuati su richiesta del proprio medico curante, tutti gli esami eventualmente già effettuati riguardanti il problema andrologico, eventuali esami del sangue recenti, una nota con l’elenco degli eventuali farmaci assunti quotidianamente.

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