Procreazione medicalmente assistita (PMA): cos’è, come funziona, quanto dura il percorso, costi, quando farla

procreazione medicalmente assistita in Buonarroti a milano

Procreazione medicalmente assistita (PMA): cos’è

La Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) è un insieme di tecniche che hanno lo scopo di aumentare le possibilità di una gravidanza per una coppia infertile. Grazie ad esse si cerca di incrementare le probabilità di incontro tra i gameti maschili (spermatozoi) e quelli femminili (ovociti).

Procreazione medicalmente assistita (PMA): come funziona

La scelta della procedura adatta dipende soprattutto dalla causa di infertilità della coppia e viene fatta seguendo un principio di gradualità: si parte dalle tecniche meno invasive, sia da un punto di vista tecnico che psicologico, per passare eventualmente a quelle più complesse, in caso di necessità.

Le opzioni terapeutiche si suddividono in tecniche di I, II e III livello in base alla complessità e al grado di invasività tecnica che le caratterizza:

  • le metodiche di I livello sono semplici, poco invasive e fanno in modo che la fecondazione si realizzi all’interno dell’apparato genitale femminile;
  • le tecniche di II e III livello sono invece più complesse e invasive e prevedono che la fecondazione avvenga in vitro.

La tecnica più semplice, di primo livello, è l’inseminazione intrauterina. È minimamente invasiva e consiste nell’iniettare il liquido seminale, precedentemente trattato in laboratorio, direttamente nell’utero della paziente. Con questa tecnica viene agevolato l’incontro tra spermatozoo e ovocita.

Le tecniche di secondo livello sono un po’ più complesse e seguono un percorso diverso. Comprendono la fecondazione in vitro e il successivo trasferimento dell’embrione in utero. Lo spermatozoo e l'ovocita vengono fatti incontrare in laboratorio, poi quando la loro unione riesce a produrre un embrione questo viene trasferito nell'utero della donna per dare l'avvio alla gravidanza.

Una volta avviata la gravidanza, questa prosegue esattamente come tutte le altre.

Quando affidarsi alla procreazione medicalmente assistita

La condizione necessaria per poter accedere alle tecniche di PMA è che venga riscontrata una condizione di infertilità nella coppia. Per infertilità si intende l'assenza di concepimento dopo 12 mesi di rapporti mirati e non protetti. Il periodo di riferimento può abbassarsi dopo i 35 anni di età. L'infertilità è considerata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità una vera e propria patologia.

Le cause della infertilità

Negli ultimi anni l’infertilità sembra essere in crescita e riguarda circa il 15-20% delle coppie. La causa può dipendere da diversi fattori. Tra i più importanti ci sono i seguenti:

  • età avanzata della donna che cerca di avere un figlio (secondo alcuni studi sarebbe significativa anche l'età avanzata dell'uomo),
  • abuso di alcool
  • uso di droghe (compreso il doping, ossia l'uso di steroidi anabolizzanti),
  • fumo,
  • infezioni sessuali,
  • obesità o magrezza eccessiva (a causa degli squilibri ormonali e mestruali che entrambe comportano).

Procreazione medicalmente assistita, percentuale di successo

Le percentuali di successo della PMA dipendono da diversi fattori. Uno di questi è l'età della donna. In media per le donne con meno di 32 anni le chance di successo sono del 44%, dunque un tentativo su due va a buon fine. Con l'avanzare dell'età, però, le possibilità diminuiscono arrivando al 35% per le donne fino ai 35 anni. Si dimezzano al 23% per quelle fino ai 40 anni. Si tratta però solo di dati indicativi e generici. Ogni coppia è diversa.

PMA: il percorso

Il percorso di procreazione medicalmente assistita varia da coppia a coppia e dipende dalle tecniche scelte e dal successo ottenuto in ogni tappa.

Come abbiamo visto sopra, si parte dalle tecniche meno invasive, sia da un punto di vista tecnico che psicologico, per passare eventualmente a quelle più complesse, in caso di necessità.

La tecnica più semplice di primo livello è l’inseminazione intrauterina (IUI, IntraUterine Insemination). È minimamente invasiva e consiste nell’iniettare il liquido seminale precedentemente trattato in laboratorio direttamente nell’utero della paziente, agevolando l’incontro tra spermatozoo e ovocita.

I percorsi di PMA di secondo livello comprendono la fecondazione in vitro e il successivo trasferimento dell’embrione in utero. Lo spermatozoo e l'ovocita vengono fatti incontrare in laboratorio e quando la loro unione riesce a produrre un embrione, questo viene trasferito nell'utero della donna per dare l'avvio alla gravidanza.
 

Come prenotare la visita specialistica di PMA

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