
La pelle dei bambini è delicata, sensibile e più esposta a infezioni, irritazioni e patologie dermatologiche. In questo articolo parleremo delle principali malattie della pelle in età pediatrica, spiegando come riconoscerle, quando rivolgersi al dermatologo e quali sono i trattamenti più efficaci. Dalla dermatite atopica ai molluschi contagiosi, dalle verruche alle micosi cutanee, vedremo come prevenire complicazioni e prendersi cura della cute dei più piccoli nel modo più sicuro e competente
INDICE:
- Malattie comuni della pelle nei bambini
- Come capire se il tuo neonato ha eczema
- Dermatite atopica o da contatto: differenze
- Controllo nei nei bambini
- Molluschi contagiosi nei bambini
- Verruche nei bambini
- Micosi cutanee nei bambini
Molti genitori si chiedono quando sia il momento giusto per portare il proprio bambino da un medico specialista dermatologo pediatrico. In generale, è consigliabile fissare una visita quando compaiono arrossamenti persistenti, prurito diffuso, vescicole, croste o nei che cambiano forma o dimensione. Una valutazione precoce da parte di un medico specialista dermatologo permette di prevenire complicazioni, evitare diagnosi errate e impostare un trattamento adeguato alla pelle delicata dei più piccoli.
Quali sono le malattie più comuni della pelle nei bambini: cosa osservare
Durante l’infanzia, la pelle è più reattiva agli stimoli esterni e più vulnerabile a infezioni, irritazioni e allergie. Le patologie dermatologiche pediatriche più frequenti includono:
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Dermatite atopica (eczema)
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Dermatite da pannolino
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Orticaria infantile
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Impetigine
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Crosta lattea
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Verruche
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Micosi cutanee
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Molluschi contagiosi
Un dermatologo pediatrico esperto può aiutare a distinguere tra condizioni transitorie e patologie croniche, evitando il rischio di automedicazione o trattamenti inadeguati.
Come capire se il tuo neonato ha l'eczema
L’eczema nel neonato può manifestarsi già nei primi mesi di vita. I sintomi più comuni includono pelle secca, ruvida o ispessita, arrossamenti localizzati, prurito, e chiazze rossastre che si presentano soprattutto su guance, braccia e gambe. I genitori possono notare un peggioramento in risposta al caldo, al freddo, al sudore, alla lana o ad alcuni detergenti.
Una diagnosi precoce permette di impostare una gestione efficace basata su dermocosmetici mirati, evitando terapie farmacologiche inutili nei primi mesi di vita.
Dermatite atopica o da contatto? Capire la differenza
La dermatite atopica ha origine genetica e immunitaria, compare spesso nei primi anni di vita ed è associata ad altre manifestazioni allergiche come asma e rinite. La dermatite da contatto, invece, è provocata da sostanze irritanti o allergeni esterni, come saponi aggressivi, metalli o tessuti sintetici.
Il dermatologo pediatrico può eseguire test cutanei specifici per distinguere tra le due condizioni e prescrivere trattamenti personalizzati, riducendo il rischio di recidive e migliorando la qualità della vita del bambino.
Controllo nei nei bambini: quando farlo e perché è importante
I nei nei bambini sono nella maggior parte dei casi benigni, ma è importante monitorarli nel tempo. È consigliabile effettuare un controllo dermatologico se:
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il neo cambia colore, forma o dimensione
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il bambino presenta un numero elevato di nei
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c'è familiarità per melanoma o altri tumori cutanei
Durante la visita dermatologica pediatrica, lo specialista può utilizzare il dermatoscopio, uno strumento non invasivo che consente una valutazione accurata dei nei. In alcuni casi è indicata la mappatura digitale per un follow-up periodico.
Molluschi contagiosi: cosa sono e come riconoscerli
I molluschi contagiosi sono un’infezione virale benigna della pelle, molto comune in età pediatrica, causata da un poxvirus (Molluscum contagiosum virus). Colpiscono più frequentemente i bambini tra i 2 e i 10 anni, in particolare se frequentano piscine, palestre o ambienti comunitari dove è facile il contatto pelle a pelle.
Aspetto clinico: si presentano come piccole papule tonde, perlacee, con una caratteristica fossetta centrale. Possono essere singoli o multipli, e si localizzano spesso su tronco, ascelle, braccia, inguine o volto.
Contagio: avviene per contatto diretto oppure indiretto tramite asciugamani, vestiti o superfici contaminate. Il virus non penetra in profondità e non dà sintomi sistemici, ma le lesioni possono diffondersi con l’autoinoculazione (grattamento) e persistere per molti mesi se non trattate.
Trattamento dei molluschi contagiosi
Nella maggior parte dei casi, i molluschi tendono a risolversi spontaneamente in un periodo variabile tra i 6 mesi e i 2 anni. Tuttavia, se le lesioni sono numerose, pruriginose, localizzate in aree esposte o soggette a sovrainfezione batterica, può essere utile un intervento dermatologico.
Le opzioni terapeutiche includono:
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Curettage
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Applicazione topica di sostanze cheratolitiche
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Terapia con crioterapia
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Monitoraggio e trattamento dell’infiammazione secondaria o della dermatite associata
Quando rivolgersi al dermatologo pediatrico
È importante consultare uno specialista quando:
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Le lesioni aumentano di numero o si diffondono rapidamente
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Il bambino presenta dermatite atopica associata (il grattamento facilita la diffusione del virus)
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I molluschi si infiammano o si sovrainfettano
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Il bambino prova disagio estetico o prurito persistente
Molluschi contagiosi nei bambini e negli adulti: quali sono le differenze
Sebbene i molluschi contagiosi siano più comuni in età pediatrica, possono colpire anche adolescenti e adulti, con manifestazioni cliniche e vie di trasmissione differenti.
Molluschi contagiosi nei bambini
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Il contagio avviene principalmente per contatto diretto (gioco, scuola, piscina, palestra) o indiretto (asciugamani, superfici contaminate).
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Le lesioni si localizzano spesso su tronco, arti, ascelle e volto.
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In presenza di dermatite atopica, il virus si diffonde più facilmente e richiede un approccio terapeutico più attento.
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Le lesioni sono spesso numerose ma poco sintomatiche, anche se possono infiammarsi o infettarsi secondariamente.
Molluschi contagiosi negli adulti
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L’infezione da mollusco contagioso è meno frequente, ma quando si manifesta è spesso legata al contatto sessuale o alla condivisione di oggetti personali (biancheria, rasoi, spugne).
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Le lesioni tendono a localizzarsi in area genitale, pubica, inguinale o interna coscia.
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In soggetti immunocompetenti, la malattia è autolimitante, ma nei pazienti immunodepressi (es. HIV positivi) può diventare diffusa, persistente e difficile da trattare.
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È importante escludere, in questi casi, condizioni sottostanti che compromettono l’immunità cutanea o sistemica.
Diagnosi differenziale nell’adulto
Nel paziente adulto, è fondamentale distinguere i molluschi da altre lesioni similari come:
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Condilomi genitali (HPV)
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Papule perlacee peniene (benigne)
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Cisti sebacee
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Lesioni da sifilide secondaria
In caso di dubbio, il dermatologo può eseguire una dermatoscopia, eventualmente associata a biopsia cutanea in situazioni atipiche o persistenti.
Verruche nei bambini: riconoscerle, trattarle, prevenirle
Le verruche sono infezioni cutanee causate da ceppi del Papillomavirus umano (HPV). In età pediatrica sono piuttosto frequenti e, sebbene benigne, possono generare disagio estetico, fastidio o dolore, specialmente se localizzate su mani e piedi.
Come si presentano
Le verruche si manifestano con caratteristiche diverse a seconda della localizzazione e del tipo virale. Le forme più comuni nei bambini sono:
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Verruche volgari: piccole protuberanze ruvide, localizzate su dita, mani, gomiti o ginocchia. Possono essere singole o multiple.
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Verruche plantari: si sviluppano sulla pianta del piede, spesso sotto pressione. Possono risultare dolorose durante la camminata e confondersi con i duroni.
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Verruche piane: più comuni sul viso o sul dorso delle mani, si presentano come piccole papule lisce e appiattite, spesso numerose.
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Verruche periungueali: compaiono attorno o sotto le unghie, con rischio di danneggiarne la crescita.
Modalità di contagio
Il virus si trasmette per contatto diretto con la pelle infetta o indiretto attraverso superfici contaminate (piscine, docce, spogliatoi). Il rischio aumenta se la cute è lesionata o macerata, come avviene spesso nei bambini che camminano scalzi o si mordicchiano le dita.
Quando trattare
Molte verruche nei bambini tendono a regredire spontaneamente nel giro di 6-24 mesi, soprattutto se il sistema immunitario è efficiente. Tuttavia, è consigliabile rivolgersi al dermatologo pediatrico se:
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Le verruche sono dolorose o sanguinano
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Si localizzano in aree molto visibili, con impatto psicologico
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Tendono a moltiplicarsi o non regrediscono dopo diversi mesi
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Il bambino è affetto da dermatite atopica o ha la pelle sensibile
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Sono presenti segni di sovrainfezione batterica
Trattamenti disponibili
Il trattamento varia in base all’età del bambino, al tipo di verruca e alla tolleranza al dolore. Le opzioni includono:
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Crioterapia (applicazione di azoto liquido)
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Preparati cheratolitici topici
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Immunoterapia topica
Il dermatologo valuterà l’approccio più indicato, evitando metodi aggressivi nei più piccoli o su aree delicate.
Prevenzione
Per prevenire la diffusione delle verruche è consigliabile:
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Evitare che i bambini camminino scalzi in ambienti umidi pubblici
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Insegnare a non grattare o toccare le lesioni
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Non condividere asciugamani, lime per unghie o ciabatte
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Rinforzare le difese cutanee con una corretta igiene e idratazione
Micosi cutanee nei bambini: come riconoscerle e quando intervenire
Le micosi cutanee, o dermatomicosi, sono infezioni superficiali causate da funghi dermatofiti, lieviti (come la Candida) o muffe. Colpiscono frequentemente la pelle, il cuoio capelluto, le unghie e le mucose, specialmente nei bambini che frequentano ambienti comunitari come scuole, palestre o piscine.
Tipologie più comuni in età pediatrica
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Tinea corporis (tigna del corpo): si presenta con chiazze rotonde, arrossate, desquamanti, a margini netti, spesso pruriginose. Possono espandersi centrifugamente. Appaiono su tronco, braccia o gambe.
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Tinea capitis (tigna del cuoio capelluto): tipica dei bambini in età scolare. Si manifesta con aree di alopecia a chiazze, desquamazione e a volte croste o pustole. È contagiosa e spesso richiede terapia sistemica.
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Candidosi intertriginosa: colpisce le pieghe (inguine, ascelle, collo, area pannolino), con arrossamento, macerazione e secrezione biancastra. È favorita da umidità, calore e sfregamento.
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Piede d’atleta (tinea pedis): raro nei più piccoli, più frequente in preadolescenti e adolescenti sportivi. Si presenta con desquamazione, fissurazioni tra le dita, prurito e talvolta odore sgradevole.
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Onicomicosi: colpisce le unghie, soprattutto dei piedi. Si manifesta con ispessimento, colore giallastro o biancastro e fragilità dell’unghia. Rara nei bambini piccoli, ma possibile in età scolare.
Come avviene il contagio
I funghi si trasmettono per contatto diretto con persone infette o indiretto attraverso superfici, asciugamani, pettini, scarpe, tappeti. La pelle umida e lesa rappresenta un terreno favorevole alla proliferazione.
L’uso di spogliatoi pubblici, la condivisione di oggetti personali, il contatto con animali domestici (specialmente gatti e cani affetti da micosi) sono fattori di rischio comuni.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi è clinica, ma in alcuni casi può essere confermata tramite esame microscopico con KOH, coltura micotica o luce di Wood.
Il trattamento varia in base alla sede e alla profondità dell’infezione:
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Antimicotici topici: creme o lozioni (es. clotrimazolo, miconazolo, terbinafina) per lesioni superficiali e localizzate
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Antimicotici sistemici: per tigna del cuoio capelluto, onicomicosi o forme estese (griseofulvina, terbinafina per os)
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Misure igieniche: asciugare bene la pelle, evitare indumenti umidi o troppo stretti, non condividere oggetti personali
Quando rivolgersi al dermatologo pediatrico
Una diagnosi precoce e un trattamento adeguato permettono di risolvere la micosi in tempi brevi e di prevenire il contagio familiare o scolastico.
Affidarsi a un dermatologo pediatrico è fondamentale per garantire una diagnosi corretta e una terapia sicura. La pelle dei bambini non è uguale a quella degli adulti: ha esigenze specifiche e una maggiore sensibilità. Una gestione dermatologica mirata evita sovratrattamenti, uso eccessivo di cortisonici e disagi emotivi legati ai sintomi cutanei persistenti.
Presso Centro Medico Buonarroti a Milano è possibile trovare Medici dermatologi specializzati in età pediatrica ed eseguire visite specialistiche, controllo nei, rimozione verruche, molluschi etc.
Come prenotare la visita dermatologica
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