La sindrome del colon irritabile è un disturbo funzionale dell’apparato gastro-intestinale molto frequente, caratterizzato da vari e vaghi sintomi:
- dolore
- senso di gonfiore addominale
- alternanza di stipsi e diarrea
- consistenza alterata delle feci
- stimoli frequenti alla defecazione soprattutto dopo i pasti anche con feci normoconformate.
E’ tipica l’alternanza di periodi di apparente benessere a quelli di riacutizzazione della sintomatologia.
Le cause del colon irritabile non sono chiare: diversi fattori interagiscono quali una predisposizione individuale ad una aumentata sensibilità viscerale, lo stress e altri fattori psicosomatici, la dieta e alcuni cibi.
La diagnosi del colon irritabile inizia da una accurata indagine sulla storia clinica del paziente e sui suoi sintomi. Segue una visita addominale. Il ricorso ad altri esami specialistici (ematochimici, endoscopici e radiologici) è soprattutto indicato per escludere la presenza di altre patologie. E’ utile anche l’esame completo delle feci.
Il trattamento della sindrome del colon irritabile è dapprima dietetico-comportamentale: evitare alcuni alimenti e soprattutto alcune combinazioni alimentari; e nel contempo modificare il proprio stile di vita. Il ricorso agli integratori (fitoterapici, probiotici, ecc.) prima, ed eventualmente ai farmaci poi, deve essere limitato ai periodi di maggiore importanza dei sintomi. La terapia, una volta impostata, deve essere prolungata nel tempo e ripetuta a cicli, generalmente stagionali.
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