La visita uroginecologica è un esame ecografico per via transvaginale finalizzato a valutare le patologie del basso tratto urinario femminile.
Come si esegue la visita uroginecologica?
Nel suo svolgimento è molto simile alla visita ginecologica, ma viene posta particolare attenzione alla valutazione della tonicità del pavimento pelvico e alla individuazione di un corretto utilizzo della sua muscolatura, alla presenza e valutazione di prolassi urogenitali, alla capacità di svuotare correttamente la vescica dopo la minzione.
La visita uroginecologica perchè si fa?
La visita uroginecologica serve per ripristinare una corretta funzione della muscolatura del pavimento pelvico, per correggere prolassi genitali di modesta entità e prevenirne il peggioramento, trattare l’incontinenza urinaria da sforzo. E' indicata quando la donna lamenta cistiti ricorrenti, dolore pelvico cronico, prolasso urogenitale, incontinenza urinaria.
La visita uroginecologica quando si fa?
- Sensazione di peso o di corpo estraneo a livello dei genitali
- Episodi di incontinenza urinaria
- Dopo il parto per una ottimale ripresa della funzione del pavimento pelvico
- Sensazione di non svuotare completamente la vescica dopo la minzione
Servono ulteriori esami?
A supporto e a complemento della visita uroginecologica possono essere svolti e richiesti altri esami:
- Ecografia vescicale per valutare eventuali ristagni di urina post minzionali e la mobilità dell’uretra
- Ecografia tranvaginale per la valutazione dell’apparato genitale interno
- Uroflussimetria : serve per valutare il volume minzionale, la velocità del flusso urinario e il tempo necessario per completare la minzione
- Esame urodinamico invasivo finalizzato a valutare la funzionalità della vescica e alla definizione del tipo di incontinenza urinaria
Il ginecologo che si occupa di queste problematiche in genere lavora in equipe con ostetriche per seguire la paziente in un percorso riabilitativo finalizzato a ripristinare una corretta funzione della muscolatura del pavimento pelvico, per correggere prolassi genitali di modesta entità e prevenirne il peggioramento, trattare l’incontinenza urinaria da sforzo.
Testo a cura di
Medico Chirurgo
Specialista in Ginecologia